In buone acque: il Report | Marche Multiservizi - Marche Multiservizi
Perché questo report?
L'obiettivo del report “In buone acque”, giunto alla sua undicesima edizione, è far conoscere tutte le attività che MMS svolge per garantire la qualità dell'acqua distribuita ai cittadini, rendicontando i dati sulla qualità e i processi messi in atto per assicurarla. L’Acqua a km zero è buona e sicura…e ti fa risparmiare! bevendo infatti l’acqua del rubinetto al posto di quella in bottiglia una famiglia di tre persone può risparmiare fino a 600 euro l’anno.
Ogni giorno Marche Multiservizi fornisce l’acqua potabile a 46 Comuni della provincia di Pesaro Urbino per un totale di 300.000 cittadini serviti. Portare l’acqua di rubinetto a casa dei cittadini è una attività complessa che richiede capacità di gestione, investimenti e costanti controlli. Per gestire l’intero servizio idrico integrato è necessario prelevare l’acqua dall’ambiente, e questo comporta spesso la necessità di sottoporla a trattamenti di potabilizzazione; l’acqua viene poi distribuita attraverso una rete acquedottistica che va tenuta in costante efficienza. Dopo il consumo, le acque reflue vengono raccolte nelle reti di fognatura e depurate negli impianti di depurazione. La gestione di queste attività comporta investimenti rilevanti sia per mantenere in esercizio le reti e gli impianti esistenti sia per ammodernarli e renderli più resilienti rispetto agli effetti del cambiamento climatico.
La carta d’identità del servizio idrico
Per quanto riguarda il servizio idrico MMS si occupa della gestione integrata di tutte le fasi necessarie a rendere l’acqua fruibile e disponibile all’uso civile e industriale: dal prelievo alla potabilizzazione, fino alla distribuzione agli utenti, alla gestione dei sistemi fognari e depurativi e, infine alla restituzione delle acque all’ambiente. Il servizio comprende:
- La captazione: da dove arriva l’acqua che beviamo
Marche Multiservizi preleva l’acqua da diverse fonti di approvvigionamento: 517 punti di captazione tra falde, acque superficiali e sorgenti dislocate sul territorio collinare e montano. La varietà di fonti utilizzate dipende dalle risorse idriche naturali e dagli impianti presenti nei singoli territori, nonché dalla disponibilità idrica nei diversi mesi dell’anno. Le fonti superficiali sono maggiormente soggette a variazioni quantitative nel tempo a causa della più diretta correlazione fra precipitazioni e portate nei corsi d’acqua, specialmente in assenza di opere (invasi) che consentono l’accumulo d’acqua nei periodi di deflussi abbondanti e il loro rilascio nei periodi di scarsità. La provincia di Pesaro e Urbino si caratterizza per una prevalenza di approvvigionamento da acque superficiali (57,7%) e un crescente ricorso alle sorgenti (24,8%) per ovviare alle difficoltà nei periodi di scarsità idrica. Questo dato evidenzia come la gestione idrica sia strettamente legata alle caratteristiche ambientali e alla disponibilità delle fonti locali, richiedendo soluzioni flessibili e adattabili per garantire continuità e qualità del servizio.
Il numero di punti di prelievo attivi rappresenta un indicatore rilevante della capillarità e della flessibilità del sistema di approvvigionamento idrico. Un numero elevato di punti non corrisponde necessariamente a una maggiore quantità di acqua prelevata, al contrario, può indicare una forte frammentazione e una conseguente complessità gestionale. È il caso dei territori gestiti da MMS, dove si contano 517 punti di prelievo, un numero elevato rispetto alla dimensione territoriale e alla popolazione servita, spesso localizzati in aree montane o collinari, che richiedono infrastrutture diffuse e interventi costanti per garantirne l’efficienza.
Questa configurazione impone la necessità di soluzioni su misura per garantire la continuità del servizio, l’efficienza operativa e la resilienza del sistema idrico, soprattutto in un contesto di crescente variabilità climatica.
- La potabilizzazione: quando l’acqua diventa buona da bere
I trattamenti di potabilizzazione sono finalizzati a rendere l’acqua conforme ai requisiti previsti per gli usi potabili, migliorandone gli aspetti organolettici (colore, odore, sapore), chimici (ad esempio effettuando la rimozione di ferro e manganese), e microbiologici (disinfettando l’acqua si elimina l’eventuale presenza di microrganismi patogeni quali, ad esempio, l’Escherichia coli).
I controlli per essere… in buone acque
L’attività di controllo sulle acque potabili
MMS gestisce il sistema idrico garantendo ai propri clienti un’acqua buona da bere, nel rispetto dei requisiti normativi, con una sorveglianza costante realizzata attraverso la pianificazione di controlli mirati su tutta la filiera di produzione dell’acqua potabile, che va dalle fonti di approvvigionamento alla distribuzione, lungo i 5.000 km di rete. Per garantire che l’acqua mantenga le caratteristiche di idoneità lungo tutto il suo percorso è previsto un doppio sistema di controllo: oltre ai controlli effettuati dal Gestore (controlli interni laboratorio MMS) l’AST (Azienda Sanitaria Territoriale) è responsabile della sorveglianza sulle acque destinate al consumo umano e, con ulteriori controlli, provvede alla vigilanza sul rispetto dei parametri microbiologici e chimici previsti dal D. Lgs. 23 febbraio 2023, n. 18.
Le analisi totali effettuate sulle acque potabili (2024)
| MMS (su impianti e rete di distribuzione) | 79.018 |
| AST (su impianti e rete di distribuzione) | 72.125 |
| Totale | 151.143 (414 al giorno) |
Considerando le analisi effettuate dal laboratorio di MMS e dall’AST, nel 2024 sono state effettuate oltre 150 mila analisi sulle acque potabili distribuite, per una media di oltre 400 analisi al giorno.
Confronto tra la qualità dell’acqua distribuita da MMS e le acque minerali
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| Acque minerali (concentrazioni riportate nelle etichette in bottiglia: min-max) | Analisi MMS e AST (concentrazioni medie rilevante nel 2024 nella provincia di Pesaro e Urbino: min-max) | |
| Alcalinità da bicarbonati (mg/l) | 5 – 1.500 | 236 – 310 |
| Calcio (mg/l) | 1,4 - 400 | 18 - 48 |
| Cloruro (mg/l) | 5,7 – 8,1 | 7,7 – 7,9 |
| Concentrazione ioni idrogeno (pH) | 5,7 – 8,1 | 7,7 – 7,9 |
| Durezza totale (°F) | 0,6 – 36 | 23 - 31 |
| Fluoruro (mg/l) | 151.143 | 79.018 |
| Magnesio (mg/l) | 0,4 – 29 | 7,7 - 20 |
| Nitrato (mg/l) | 0,8 – 10 | 3,2 – 6,9 |
| Nitrito (mg/l) | <0,002 | <0,05 |
| Potassio (mg/l) | 0,2 – 10 | 1,2 – 2,4 |
| Residuo secco a 180°C | 14 – 1.300 | 292 - 430 |
| Sodio (mg/l) | 0,6 – 64 | 15 - 34 |
| Solfato (mg/l) | 1,5 – 106 | 42 - 84 |
Confronto effettuato con i dati indicati nelle etichette di 21 acque minerali naturali presenti nella grande distribuzione.
Il confronto dei risultati medi delle analisi effettuate sull’acqua distribuita da MMS con le etichette delle principali acque minerali evidenzia l’ottima qualità dell’acqua di rubinetto che MMS mette a disposizione di circa 300 mila persone.
Gli investimenti nel settore idrico
Nel 2024, includendo i lavori finanziati dal PNRR e da ricostruzione per alluvione nel 2024, sono stati effettuati complessivamente 24 milioni di euro di investimenti, 87 euro pro capite, il 20% in più rispetto ai 72 euro pro capite investiti in Italia nel 2024 (fonte: The European House - Ambrosetti, Libro bianco 2024 - Valore acqua per l’Italia).
Nell’ultimo quinquennio in Italia sono stati investiti 62 euro per abitante, ben al di sotto rispetto alla media europea di 83 euro per abitante (fonte: The European House - Ambrosetti, Libro bianco 2024 - Valore acqua per l’Italia).
L’Italia rimane quindi nella metà inferiore della classifica europea per investimenti nel settore idrico per abitante: molto distante dai paesi più virtuosi come Norvegia, Danimarca, Estonia e Regno Unito (fonte: The European House - Ambrosetti, Libro bianco 2025 - Valore acqua per l’Italia). Gli investimenti nel territorio servito da MMS relativi al 2024 risultano invece allineati alla media europea.
Fonte: The European House - Ambrosetti, Libro bianco 2025 - Valore acqua per l’Italia. Media 2020-2024 o ultimo quinquennio disponibile
Uno dei motivi che spiega il livello ancora contenuto degli investimenti nel servizio idrico integrato in Italia rispetto agli altri paesi europei è riconducibile alla tariffa idrica. Con 2,4 euro per metro cubo a livello medio nazionale, l’Italia ha tariffe più basse del 50% rispetto alla media europea, pari a 3,6 euro per metro cubo (fonte: The European House - Ambrosetti, Libro bianco 2025 - Valore acqua per l’Italia).